lunedì 21 marzo 2016

Hop-Rocket - Un razzo pieno di aroma

Eccoci qua.

Come promesso ieri mattina ho brassato una American IPA. Ho ripreso una vecchia ricetta che mi aveva soddisfatto molto come amaro, ma aveva un odore e aroma un po poco marcati, che ho cercato di "pompare" (nel vero senso della parola) con l'Hop-Back, in modo da avere un termine di paragone sulla resa del mio nuovo acquisto.

Questo è l'hop rocket in tutto il suo splendore.
La lunga chiave a farfalla sul fondo serve per serrare la ganascia che tiene chiuso il fondo del "razzo".



Ovviamente il tutto va smontato per essere sanitizzato (ho usato Chemipro Oxi) prima dell'utilizzo.




Si aggiunge poi il luppolo (sembra poco visto così, ma sono 50 grammi di luppolo in coni e una volta che vi passa il mosto si "gonfiano" riempiendo lo spazio vuoto. La ditta produttrice consiglia di non andare mai oltre le 3 Once (82 grammi), ma per il mio litraggio 50 sono già piu' che sufficienti penso.


Qeusto è, per ora, il metodo che ho trovato per fissare l'hop-back al tavolo. Ho utilizzato due morse ai due lati, ma sono "provvisorie" perchè se per caso capita di dare un bello strattone volano via e rilasciano il rocket in maniera pericolosa (durante il passaggio del mosto il rocket è bollente).



Ecco come ho effettuato il montaggio delle tubature (tutte in silicone resistente alle alte temperature), come descritto nel post precedente. Utilizzo una pompa IWAKI per pompare il mosto in uscita dalla pentola nel rocket e, successivamente, nello scambiatore che raffredda (tramite passaggio in controflusso di acqua corrente) e va poi in fermentatore. Non faccio splashare, in quanto poi successivamente ossigeno con una pompa per acquario e ossigenatore in INOX.
Sembra complicato, ma in realtà è solo una perdita di una trentina di minuti in piu' del solito considerando sanitizzazione del rocket e dei tubi e pompa in piu' e la pulizia finale.


Come vi dicevo il luppolo a contatto con il mosto caldo si espande.

La pulizia del rocket è abbastanza agevole. Si smonta in 3 pezzi distinti e sotto l'acqua corrente si eliminano i residui di luppolo.



Il mio parere personale su questo oggetto non puo' che essere positivo. Il prezzo è altissimo, ma la qualità è tanta. Sicuramente come hopback è il migliore che il mercato Homebrewing (europeo) puo' offrire.
Con poca spesa si puo' autocostruire un oggetto simile, ma non mi fidavo di farlo in vetro (deve passarci liquido bollente e lo sbalzo termico potrebbe frantumare il vetro con rischi non indifferenti; in piu' si rischia di perdere litri e litri di mosto).
Autocostruirlo in acciaio non è facile (piu' che altro non è facile trovare un contenitore adatto).
Per sopperire alcuni utilizzano una pentola a pressione in cui fanno i fori per ingresso e uscita del mosto e applicano filtri simil-bazooka. Per la mia quantità di mosto una pentola a pressione, seppur piccola, rimane comunque enorme. Ho optato per la soluzione piu' costosa, ma al contempo piu' sicura.

Non so se per le prossime cotte "non estremamente luppolate" utilizzero' sempre questo sistema (che oltre che infusore per luppolo puo' comunque essere utilizzato come semplice filtro per i residui di bollitura), perchè, come detto, richiede un tempo superiore per sanitizzazione e pulizia.

Vi farò sapere la resa di aroma della birra finita tra un mesetto e mezzo (che è la cosa piu' importante), quindi "stay tuned".


2 commenti:

  1. Un ottimo post, interessantissimo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Era da tempo che sognavo questo "aggeggio", ma il prezzo mi ha sempre frenato. E' una tecnica sconosciuta alla maggior parte degli homebrewer italiani e penso sia giusto rendere pubblica la mia esperienza con questo oggetto.
      Per ora è solo un resoconto di utilizzo in senso stretto. Appena potrò assaggiare la birra finita ovviamente posterò anche un commento sulla resa del prodotto finito.
      Nella mia American IPA farò anche un dry-hop molto spinto (non avevo mai utilizzato il luppolo CITRA, ma ha un odore che mi mangerei il pellet a manciate, penso di mettere tutto quello che mi è rimasto nella busta).

      Elimina